Giornata Mondiale degli Oceani – 8 giugno

L’8 giugno si festeggia la Giornata mondiale degli oceani.

A proporne la nascita è stato il governo canadese nel 1992, al Summit della Terra tenutosi quell’anno a Rio de Janeiro, ma è dal 2008 che la ricorrenza è riconosciuta dalle Nazioni Unite.

L’obiettivo della Giornata è ricordarci l’importanza vitale degli oceani e avvertirci dei pericoli che stanno correndo, pericoli che intaccano ecosistemi e il nostro intero pianeta, oltre ad informare il pubblico dell’impatto delle azioni umane sull’oceano, sviluppare un movimento mondiale di cittadini per l’oceano e mobilitare ed unire la popolazione mondiale in un progetto per la gestione sostenibile degli oceani del mondo.
Ogni anno produciamo più di 300 milioni di tonnellate di plastica e di queste, almeno 8 milioni finiscono in mare: è ormai noto che, se non cambieremo stile di vita, nel 2050 ci sarà più plastica che pesci.

Ma non dimentichiamoci del nostro mare: la concentrazione di microplastiche nel mar Mediterraneo è tra le più alte al mondo – 1,2 milioni per chilometro quadrato. L’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) le ha trovate in 121 specie di pesci, dato confermato da un altro studio condotto sui grandi pelagici, primo fra tutti il pescespada: il 18 per cento degli esemplari aveva rifiuti plastici nel tratto gastrointestinale.
Non c’è da stupirsi, perché ogni giorno nel Mediterraneo finiscono 731 tonnellate di plastica – cifra che potrebbe più che raddoppiare entro il 2025 – e di queste, 90 sono prodotte dall’Italia che è il terzo paese più inquinante del bacino. In base ai dati del programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (Unep), sui fondali si troverebbero, in alcuni tratti, fino a 100mila pezzi di plastica per chilometro quadrato.

La posta in gioco è alta: il mar Mediterraneo è un ecosistema straordinario, dove la ricchezza di specie per area è circa 10 volte superiore alla media mondiale. In totale sono circa 17mila tra cui tartaruga liuto, caretta caretta, balenottera comune, capodoglio, cavalluccio marino, foca monaca, squalo toro, pesce trombetta… L’elenco è lunghissimo.

Ogni anno l’Onu sceglie un tema su cui concentrarsi: il tema della Giornata mondiale degli oceani del 2020 è “Innovazione per un oceano sostenibile”. L’innovazione, relativa all’introduzione di nuovi metodi, idee o prodotti, è un termine dinamico e fondamentalmente pieno di speranza.

La celebrazione della Giornata mondiale degli oceani delle Nazioni Unite quest’anno si svolgerà come un evento virtuale realizzato in collaborazione con Oceanic Global. Potete seguire le attività della giornata a questo link: https://unworldoceansday.org/2020

L’evento farà luce sulle innovazioni di tutto il mondo in settori di necessità promettenti e comprovati, quelli che infondono ottimismo e quelli che hanno dimostrato la capacità di operare in modo efficace.
Fornirà anche una piattaforma per i leader di pensiero di diversa estrazione, che stanno aprendo nuove strade per la salute del nostro oceano e del nostro pianeta.

La programmazione della giornata e i successivi eventi che si terranno durante la Settimana mondiale dell’oceano (dall’8 al 14 giugno 2020) esploreranno le innovazioni in tutte le categorie tra cui tecnologia, infrastruttura di sistemi, gestione delle risorse, prodotti di consumo, finanza ed esplorazione scientifica – e illustreranno come queste innovazioni possono essere applicati, il loro potenziale impatto e le risorse necessarie per trasformarli in soluzioni di lunga durata.
Il tema di quest’anno è particolarmente rilevante nel periodo precedente al decennio delle Nazioni Unite sulla scienza oceanica per lo sviluppo sostenibile, che si svolgerà dal 2021 al 2030. Il decennio rafforzerà la cooperazione internazionale per sviluppare la ricerca scientifica e le tecnologie innovative che possono collegare la scienza oceanica con i bisogni della società.

Delicius da anni cerca di supportare il mare in cui opera, essendo proprio il mare per noi il bene più prezioso. Siamo stati i primi produttori italiani ad ottenere la certificazione di filiera Iso 22005, per la rintracciabilità nelle filiere, rendendo ogni processo del nostro lavoro trasparente. Abbiamo chiesto ed ottenuto dai nostri pescatori uno sforzo ulteriore di monitoraggio e controllo di tutti i parametri e di tutti i passaggi, e questo attento lavoro, fatto con amore, ci ha portato a molteplici certificazioni. Come per esempio il Marine Stewardship Council Certificate (MSC) che racchiude tre principi fondamentali per la certificazione della pesca sostenibile. Ci teniamo a sottolineare il nostro continuo impegno nel cercare di migliorare ogni giorno il nostro operato nel mare, e nel sostenere questa preziosissima risorsa.